Filosofia della Bellezza: il contrappunto vocale del Cinquecento

concerto palazzo grimani

Venerdì 3 giugno alle ore 17

L’evento è stato reso possibile grazie alle collaborazione con L’Offerta Musicale di Venezia diretta dal maestro Riccardo Parravicini e con Ad Parnassum di Londra, giovane compagnia inglese di cantanti, danzatori, attori e musicisti uniti dalla passione per le arti.

Musiche di G.P da Palestrina,  O. Lassus, L. Marenzio, T.L de Victoria, A. Willaert, A. Gabrieli, G. Arcadelt, Ph. Verdelot, C. de Rore, B. Donato, F. Patavino, F. Guerrero, W. Byrd, F. Anerio.

La compagnia Ad Parnassum con: Maria-Lisa Geyer, soprano, Tshedza Lufuno Ndou, contralto, William Glendinning, tenore, Henry Page, basso

Bellezza intesa come verità: questi i sensi più alti e più percorsi dalle poetiche artistiche italiane del XV e XVI secolo. La via percorsa si colloca come percorso privilegiato nel momento in cui proprio il platonismo ricorda l’equazione bene-bello-vero e l’artista si sente investito di un’importanza affatto nuova. Il caso di Leonardo da Vinci è emblematico di questa equazione fra arte e speculazione che raggiunge risultati altissimi. 

Il senso di appartenenza ad una cultura italiana, che agli occhi dell’Europa del tempo appare “la Cultura”, pervade anche la nuova generazione di musicisti provenienti dal nord.

La linea poetica generale che informa i maestri oltremontani è caratterizzata dal manifestarsi della ricezione di uno stato di serenità, e costituisce la base della grande fioritura dei maestri italiani come i Gabrieli, Palestrina, Marenzio e poi Monteverdi, connessi prevalentemente ai due principali poli musicali della penisola: Venezia e Roma.

Lo stile di Palestrina diventa un topos e così viene a formare un punto di riferimento, concepito anche come traguardo dello stile polifonico. Palestrina diventa il princeps musicae, che era stato precedentemente attribuito solo a Josquin Des Prez. Questo parallelo è altamente significativo e ci porta ad avvicinare i due maestri affratellati dalla poetica dell’equilibrio, della chiarezza e della proporzione. Ma se confrontiamo il periodo di fioritura che per Josquin sta fra il 1470 e il 1521 e per Palestrina si pone invece fra 1545 e 1594, ci rendiamo conto del notevole mutamento di contesto che troviamo tra l’epoca di Leonardo e l’aria pesante della Controriforma, fra l’apogeo di un percorso artistico che raggiunge una sorta di pienezza e il declino di quella stessa civiltà culturale che si inaridisce nel Manierismo e viene violentemente attaccata da Savonarola e Lutero: è la differenza che passa fra una cristianità unita e sostanzialmente riequilibrata, nella luminosa cornice dei pontefici umanisti, e un mondo lacerato internamente da una ferita che mai più si risanerà: il tragico passaggio dalla tolleranza cusaniana del De Pace Fidei alla più oscura intransigenza post-tridentina.

Nell’ambito delle arti plastico-figurative, certi autori sintetizzano mirabilmente questa trapasso, evidente nell’ultimo Michelangelo, nell’ultimo Tiziano e nella pittura teatrale di Tintoretto, mentre architettura e musica, le arti più astratte, mantengono un distacco quasi enigmatico: una sorta di indifferente protrarsi della poetica di equilibrata serenità ravvisabile tanto nei Gabrieli e nel Palestrina, quanto nel Sansovino,  nel Palladio e in Paolo Veronese. Nelle opere di questi artisti si conclude il XVI secolo, in un’atmosfera che dal punto di vista della poetica non si distacca dalla summa leonardiana. E lo stile di Palestrina diviene il punto di riferimento della polifonia vocale (Riccardo Parravicini)

Ad Parnassum è una giovane compagnia inglese la cui attività culturale si manifesta attraverso una eclettica varietà di spettacoli. Ispiratrice e direttrice è la fondatrice Maria-Lisa Geyer: regista e anche cantante nel repertorio antico. Il Maestro Riccardo Parravicini ha collaborato fin dalla fondazione con L’Offerta Musicale di Venezia ottenendo significativi consensi di critica e di pubblico in Inghilterra, Italia, Germania e Spagna per la qualità e l’originalità delle sue produzioni. Ad Parnassum crede fermamente nel valore dell’opera che interpreta e, di conseguenza nella necessità di un rigoroso e rispettoso approccio con il testo.

La prenotazione obbligatoria consente l’ingresso a tariffazione ridotta a 6 euro e include la visita al Museo di Palazzo Grimani e alle mostre temporanee Domus Grimani, Archinto di Georg Baselitz, The Flaying of Marsyas di Mary Weatherford.  

Info e prenotazioni allo 041 2411507 o scrivendo a drm-ven.grimani@beniculturali.it