Titolo della mostra: “criptica”
Autore: Giuseppe Billoni
Genere: pittura
Luogo: Casa di Rigoletto – Mantova, Piazza Sordello
Inaugurazione: 20 gennaio – ore 18.00
Durata: 20 gennaio/18 febbraio 2018
Organizzazione: Comune di Mantova – Ufficio Mostre
A cura di: Carlo Micheli
Con la collaborazione di: Alberto Butera
Stampa catalogo: Paolo Etturi – Mantova
Info: 0376.288208
Orari: tutti i giorni 9.00-18.00
La mostra, che inaugura la stagione 2018 alla Casa di Rigoletto, è costituita di una trentina di opere che si affacciano su dimensioni imperscrutabili, in equilibrio sul filo invisibile che separa la realtà dalla fantasia. L’arte criptica è il frutto della personalissima ricerca che Billoni ha affinato nel tempo. Ogni quadro è dunque il punto d’incontro di differenti istanze speculative, che nella rappresentazione pittorica trovano un equilibrio formale transitorio, destinato tuttavia a infrangersi e a rimescolarsi all’infinito col procedere e con l’approfondirsi dell’ indagine conoscitiva.
Il Sindaco
Mattia Palazzi
Ogni volta che mi avvicino alle tele di Giuseppe Billoni mi capita di rimettere in discussione tutte le certezze acquisite rispetto al suo lavoro. Credo dipenda dal fatto che le sue creazioni tendono a celare, a complicare, a contorcere il significato profondo, sfuggendo ad ogni tentativo di lettura superficiale. Una cosa è certa: l’interpretazione della sua arte non può essere desunta all’osservazione delle sue opere, ma solo dall’analisi dell’iter creativo, del percorso speculativo che sta alla base della sua ricerca e che non riguarda la mera sfera delle arti visive, ma spazia nei campi più disparati, dalla musica, alla filosofia, alla poesia. Parlo di poesia e mi scatta il parallelismo con l’”ermetismo”… Il termine stesso che è quasi sinonimo di “criptico” -e rimanda a concetti di oscurità e indecifrabilità- deriva dalla figura di Ermete Trismegisto, presunto autore di libri magici contenenti segreti in grado di elevare l’uomo ad una dimensione divina. Il verso libero e la focalizzazione su tematiche spirituali, nonchè la coincidenza tra arte e “vita”, intesa come la realtà più intima dell’uomo, sono concetti travasabili dall’ermetismo all’arte criptica, come percorso privilegiato per giungere alla conoscenza di noi stessi, per raggiungere le radici dell’essere, in un rapporto profondo dell’individuo con sé stesso. La parola, come la rappresentazione pittorica, cerca di esprimere l’inesprimibile. Come nell’ermetismo, inoltre, anche la poetica billoniana recide ogni contatto con la storia con conseguenze tra loro accostabili: l’autosegregazione dell’autore in un individualismo assoluto; la scelta di un linguaggio ostico, enigmatico, scorbutico, al limite del’incomunicabilità. Eppure è tutto così chiaro, così conseguente nella mente di Billoni, che ormai padroneggia con disinvoltura il processo creativo, ponendosi in una situazione meditativa e lasciando assoluta libertà di interazione ai vari piani comunicativi.
Carlo Micheli
Per maggiori informazioni: Criptica di Giuseppe Billoni