Primo giorno di Primavera – Museo e Parco del Castello di Miramare

Inizia oggi la primavera!

Purtroppo, un inizio mesto, che male si addice a questa stagione così ricca di colori e profumi a causa del famigerato virus che ha comportato la chiusura anche di tutti i Musei e i Parchi storici.

Miramare, tuttavia, è più bella che mai.

“Credo nel potere terapeutico del verde, dell’arte e della bellezza”, aveva scritto su Il Piccolo di Trieste il direttore Andreina Contessa introducendo una delle tante iniziative di comunicazione che il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare ha intrapreso in questo periodo di chiusura forzosa.

Una bellezza progettata, organizzata e pianificata nei mesi scorsi perché possa appagare i sensi delle migliaia di visitatori che normalmente in questa stagione godono della salubrità e della quiete che infondono gli alberi monumentali del Parco di Miramare.

Nel parco di Miramare è in atto da tempo, infatti, un processo di conservazione inventiva per la riqualificazione del grande giardino paesistico ideato da Massimiliano d’Asburgo quando prese possesso del comprensorio scelto per costruirvi il proprio castello. Un progetto che è iniziato dalla riconfigurazione del parterre, di cui è stato ripreso il disegno originario desunto dalla ricca documentazione fotografica del periodo e dagli scritti del fedele giardiniere dell’epoca Jelinek. In pochi anni sono state ridisegnate le aiuole chiamate poeticamente Ali di farfalla, Aiola sperimentali, Aiole del mare. In questi giorni di primavera, è costellato di capolini gialli, di narcisi Janquille, annoverati nella lunga lista di piante acquistate dal giardiniere per il suo “Illustrissimo Imperatore”.

Anche i 61 mila bulbi piantati in autunno avranno una fioritura solitaria ma il prossimo anno ricompariranno ancora più numerosi e, nei prossimi mesi, lasceranno spazio alle rosee infiorescenze di Cleome, Cosmos, Dalie, Canna indica, Salvie, Zinnie e delle tardive Echinacee. I rigidi confini delle siepi di bosso saranno arricchiti dai flessuosi racemi rosa e bianchi di Gaura che punteggeranno il parterre fino all’autunno quando anche le Salvie diventeranno ancora più di un brillante rosa carminio. Sono originarie da paesi lontani, dalle Americhe, dal Messico: un omaggio all’ideatore del giardino, uomo dai tratti culturali romantici desideroso di conoscenze, con una profonda passione per le scienze botaniche.

Tutto il team di Miramare lavora costantemente con la stessa passione, cura e dedizione per offrire al pubblico , che speriamo presto torni ad affollare le sale del Museo e i viali del Parco, educazione, bellezza e cultura, anche a porte chiuse.