Dal 20 maggio al 31 ottobre (con preview il 19 maggio) sarà presentata al Fondaco Marcello a Venezia la prima grande mostra di scultura di Wallace Chan, multidisciplinare artista cinese. Sarà possibile visitare l’esposizione anche online attraverso un tour virtuale, corredato da interviste all’artista e da altri contenuti sul dietro le quinte della mostra.
Online il pubblico potrà inoltre vedere l’anteprima del nuovo film, realizzato dalla premiata regista Martina Margaux Cozzi, dedicato alla straordinaria vita e all’opera di Chan. Film che sarà distribuito successivamente nel corso del 2021.
TITANS: Un dialogo tra materiali, spazio e tempo’, curata da James Putnam, presenterà una serie di monumentali sculture in titanio e ferro ed un’installazione immersiva site-specific composta da titanio e acciaio inossidabile e riflettente, offrendo un’indagine senza precedenti sull’opera scultorea di Chan. Insieme, questo nuovo nucleo di opere illustra il pensiero di Chan sul legame tra i materiali, lo spazio e il tempo attraverso il titanio: un metallo futurista e spaziale che è stato per lungo tempo l’oggetto del suo impulso sperimentale.
Wallace Chan è uno dei più celebrati artisti della gioielleria al mondo, ma la sua abilità nella scultura – arte alla quale egli si applica da oltre un quarantennio – è meno nota.
L’istallazione site-specific di Wallace Chan, Un Dialogo tra Materiali e Spazio, esplora l’illusione dello spazio all’interno di un non-spazio. L’opera rimanda al celebre Wallace Cut di Chan, una tecnica unica d’incisione delle gemme che egli sviluppa negli anni Ottanta. Ispirato dalla tecnica fotografica dell’esposizione multipla, Chan crea l’illusione di un’incisione 3D all’interno della pietra. Appaiono cinque facce ma solamente quella centrale è incisa; i volti su ogni lato sono semplici riflessi. Similmente, in questa nuova installazione immersiva, Chan utilizza la luce ed il riflesso per creare l’effetto di uno spazio unico che invita il visitatore ad interagire e divenire parte dell’opera. L’impiego dell’acciaio riflettente da parte dell’artista è anche un rimando alla storia di Venezia, in quanto uno dei maggiori centri di produzione di specchi fin dal XVI secolo, ed un omaggio alla città che è stata per lui costante fonte d’ispirazione.
Secondo il curatore, James Putnam: “La combinazione tra le sculture stanti e l’installazione site-specific rivela la fascinazione di Chan per la percezione e la rifrazione della luce: ancor più in questo contesto, dove la qualità unica della luce veneziana, lo splendido riflesso del sole sull’acqua, ispirò i grandi pittori del Rinascimento”
Chan, accostando il titanio a questi due materiali differenti (ferro e acciaio inossidabile riflettente), non solo ne mette in evidenza gli opposti ma allude anche alla più ampia nozione di dualità che è costantemente presente nella sua opera: non può esistere il positivo senza il negativo, la luce senza l’oscurità, non c’è spazio senza materia.
Covid-19 a Venezia
Secondo le attuali normative anti-contagio, Decreto-Legge 22 Aprile 2021, i musei e le mostre possono aprire nelle regioni in “zona gialla”, di cui oggi il Veneto. Le persone che soggiornano in Italia per meno di 120 ore (5 giorni), per comprovati motivi di lavoro, non necessitano di quarantena. I viaggiatori devono presentare un test molecolare o antigenico negativo prima dell’arrivo e della partenza dall’Italia. Per maggiori informazioni si prega di visitare il sito: www.infocovid.viaggiaresicuri.it.